Street Photography

Praga. Praga è una città magica e se vi capita di visitarla non commettete l’errore di dimenticarvi la macchina fotografica. Non affidatevi al cellulare anche fosse l’ultimo ritrovato della tecnologia. Il motivo è semplice: ci sono troppi soggetti differenti da fotografare ed ognuno esige la propria tecnica e una lente adatta.

Potrete imbattervi in lunghe esposizioni con filtri ND, panning, scatti notturni che richiedono il cavalletto, soggetti in veloce movimento e mille altri scenari che vi renderanno la vita difficile.

Premetto sin d’ora che la città va vissuta, vale sempre la regola che è meglio perdere lo scatto e vivere il momento che scattare in maniera compulsiva senza vedere.

Questo articolo vuole però spostarsi sulla questione spinosa dello scattare un ritratto chiedendo o meno il permesso al soggetto ritratto. Tralascerò qui la parte legislativa che andrebbe studiata caso per caso (ogni Stato ha le sue regole) sia per quanto riguarda lo scatto in sé che la sua pubblicazione a posteriori.

Chiedere il permesso è sempre difficile, ma con un po’ di allenamento, anche senza conoscere la lingua, riuscirete a scrollarvi di dosso l’imbarazzo del momento. Questa “tecnica” (anche se di tecnica non si tratta), vi metterà subito a stretto contatto con la persona ritratta e potrà instaurare un rapporto dai più disparati esiti. Il signore in foto ad esempio mi ha raccontato parte della storia di Praga, storia che non si trova su alcuna guida turistica, particolarità della città che in pochi conoscono. Può tuttavia capitarci a tiro una persona scontrosa che rifiuterà la richiesta o potrebbe persino arrabbiarsi. Niente paura, il rifiuto non è da viversi come una sconfitta ma come parte del gioco della Street Photography.

Se invece il tempo a vostra disposizione per lo scatto è ridottissimo, se volete cogliere l’attimo, o semplicemente siete timidi, potrete comunque puntare la macchina e scattare “a tradimento”. Che la persona si accorga o meno dello scatto, l’azione è ormai irreversibile e dovrete esser pronti alle conseguenze. In ogni caso sconsiglio vivamente di pubblicare scatti rubati, soprattutto se ledono la dignità della persona (io personalmente evito sempre le foto a soggetti senza dimora, soggetti in evidente stato di alterazione o impegnati in situazioni imbarazzanti). Tuttavia non disdegno di catturare al volo qualche scatto che mi ricordi la vita della città e descriva le persone che vi abitano. E voi? A quale scuola appartenete?